L’edificio, che fa parte di un piccolo complesso conventuale che oggi ospita i padri Dehoniani, è dedicato alla Madonna della Neve, ma è più noto dalla più antica tradizione come Ghisiola o Santa Maria della Rosa. Fin dal tempo dei Gonzaga, l’eremo ebbe un ruolo importante nelle tradizioni religiose castiglionesi. I Lunedì di Pasqua le donne vi si recano scalze in espiazione dei propri peccati.