Da Mantova a San Benedetto Po. Dal Monastero di Matilde alle capitali Gonzaghesche dell’Oltrepò Mantovano

Percorsi

Da Mantova a San Benedetto Po. Dal Monastero di Matilde alle capitali Gonzaghesche dell’Oltrepò Mantovano

Cammini e percorsi tra arte, gusto e natura

La ciclovia Mantova – San Benedetto Po ricalca il tracciato della Via Matildica, itinerario europeo che da Spira arriva a Lucca sulle tracce della contessa Matilde di Canossa (1046 – 1115), nobildonna legata a papi e imperatori, al centro di una fitta rete di intrighi e alleanze, forte e coraggiosa da reggere da sola le sorti di un regno che andava dal Lazio al Garda. Seguire le sue tracce, distribuite per l’Europa, porta alla scoperta dell’evoluzione culturale, storica, economica e religiosa del Continente.

Il tratto da Mantova a San Benedetto Po rappresenta la prima tappa del percorso denominato Via Matildica del Volto Santo (da Mantova a Lucca), , itinerario ciclo-pedonale che congiunge Mantova, Reggio Emilia e Lucca passando per il cuore della Pianura Padana e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un viaggio lungo 284 chilometri che attraversa in 11 tappe il territorio di 3 regioni.

Questo primo tratto è un susseguirsi di affascinanti scenari che dalle magiche atmosfere dei laghi di Mantova conducono alle vaste golene del Po.

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Ciclovia Mantova – Sabbioneta città Unesco
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Da San Benedetto a Revere

Da San Benedetto a Motteggiana

CICLOVIA MANTOVA – SAN BENEDETTO PO

Lasciata Mantova si scende sulle rive del Mincio, dove si estende un’area protetta di natura incontaminata: la Riserva Naturale Vallazza, si continua poi a fianco dell’ottocentesco Forte di Pietole fino a giungere Pietole Vecchia (Andes in latino) luogo natale di Virgilio.

Si prosegue in mezzo alla campagna, alternando strade sterrate, percorsi ciclopedonali e argini di canali, fino ad arrivare a San Biagio e poi Bagnolo San Vito. L’ultimo tratto, in prossimità dell’argine del Po, giunge fino a San Benedetto Po, col suo complesso monastico, luogo in cui nacque Matilde di Canossa.


Lunghezza: km 23,9

Terreno: itinerario ciclabile promiscuo

Posti tappa consigliati: Pietole Vecchia, San Biagio, Bagnolo San Vito


DEVIAZIONE 1

Percorso alla scoperta delle capitali gonzaghesche: da San Benedetto Po a Revere

Partendo da San Benedetto Po e proseguendo verso est lungo l’argine destro del Po si raggiunge Revere. Subito visibile è il Mulino Natante, simbolo della tradizione molitoria locale, principale fonte di sostentamento fin dal periodo gonzaghesco. La magnificenza del dominio dei Gonzaga si esprime attraverso il Palazzo Ducale, progettato dal Fancelli e l’imponente Torre Campanaria che guarda verso il Po, autentici elementi dell’antico sistema difensivo. Il Museo del Po, allestito all’interno del Palazzo Ducale, espone testimonianze preistoriche, tracce di vita dai romani all’umanesimo, testimonianze del XX secolo e di epoche recenti, la storia delle imbarcazioni e della navigazione, la storia dei mulini e degli opifici, la descrizione della fauna e l’avifauna locale e molte altre testimonianze della storia del fiume, degli animali che lo popolano e della storia delle persone per le quali il Po ha rappresentato fatica, speranze, paure, sostentamento, ritmi di vita.


Lunghezza: km 23,2

Terreno: itinerario ciclabile promiscuo

Posti tappa consigliati: Revere

Sito: www.reggedeigonzaga.it


DEVIAZIONE 2

Percorso alla scoperta delle capitali gonzaghesche: da San Benedetto Po a Motteggiana

Da San Benedetto Po è possibile partire alla scoperta di un’altra Capitale Gonzaghesca: Motteggiana. Il percorso segue l’argine destro del Po, attraversando la campagna padana, lungo gli imponenti argini che corrono paralleli al maestoso fiume, tra corti nobiliari o di origine monastica, racconti e tradizioni culinarie contadine. Sul percorso è possibile ammirare corti rurali e Villa Ghirardina, costruzione rinascimentale progettata da Luca Fancelli e dimora di Ludovico II Gonzaga destinata al soggiorno, alla caccia e al ricevimento di ospiti. Si giunge infine a Motteggiana, una striscia di terra stretta ed allungata che fa da sponda meridionale, per oltre 15 km, a quello che è senza alcun dubbio il tratto più bello del Po mantovano. L’altro limite più a sud è costituito dall’alveo dello Zara, paleocanale di uno dei rami dello stesso Po nella configurazione precedente quella attuale. Furono proprio la vicinanza al fiume e il valore strategico della posizione i fattori che determinarono lo sviluppo del territorio antico. Il controllo del fiume, dei suoi traffici e degli attraversamenti in corrispondenza di alcuni importanti percorsi stradali, la riscossione di dazi e pedaggi, lo sfruttamento di grandi risorse boschive e faunistiche garantirono a lungo la ricchezza di questi luoghi e il loro popolamento.


Lunghezza: km 17

Terreno: itinerario ciclabile promiscuo

Posti tappa consigliati: Motteggiana

Sito: www.reggedeigonzaga.it